Prima la pandemia, ora la guerra. Eventi drammatici accompagnano da due anni le nostre vite e turbano i nostri pensieri portando a un disagio psicologico sempre più evidente, forte e tangibile.

Tante volte in questo periodo abbiamo pensato ai giovani e a quale effetto tutto ciò potesse produrre nelle loro menti. Qualcosa li sta scavando dentro e quello della salute mentale sarà inevitabilmente uno dei temi su cui occorrerà intervenire con maggiore urgenza.

Abbiamo lavorato con la Rete degli studenti medi e l’Udu - Unione degli universitari per capire che cosa potevamo fare e abbiamo deciso che per prima cosa bisognava analizzare il tema nel profondo.

Da qui l’idea di Chiedimi come sto, un questionario anonimo da compilare online, realizzato dall’Ires Emilia Romagna e a cui in un solo mese hanno risposto decine di migliaia di ragazzi e di ragazze.
Un lavoro di analisi capillare che ha riguardato tutto il territorio nazionale e che presto ci restituirà i dati su cui costruire tutti insieme le possibili soluzioni.