Il 1° ottobre la giornata internazionale delle persone anziane

30 / 09 / 2022

Oltre il 20% della popolazione europea ha oggi 65 anni o più. Eppure questa popolazione è particolarmente discriminata dalla società. Le persone anziane sono spesso percepite in modo errato, rifiutate, isolate e persino maltrattate e sono vittime di molti stereotipi negativi derivanti da pregiudizi basati sull’età e il sessismo: "gli anziani sono costosi", sentiamo dire troppo spesso, come se questo fosse ovvio e reale.

La pandemia, che ha colpito il mondo, ha peggiorato la loro situazione, in particolare la loro "esclusione". Sono diventati "invisibili". Centinaia di migliaia di anziani non hanno avuto contatti con la famiglia o con il mondo esterno durante questo periodo. Eppure l'importanza dei legami sociali è vitale per loro e per la società nel suo complesso.

Questo è il motivo per cui la FERPA (Federazione Europea dei Pensionati e degli Anziani) e le organizzazioni che ne fanno parte sostengono l’importanza del 1° ottobre, che le Nazioni Unite hanno dichiarato dal 1990 come Giornata internazionale delle persone anziane. Ma per la FERPA, più che una celebrazione o il ricordo di un giorno, o anche una forma di "buona coscienza", è necessario che la giornata sia di lotta e di mobilitazione per i diritti delle persone anziane.

La FERPA sostiene il tema scelto quest'anno dall'ONU che è quello di "ricordare l'importante ruolo che le donne anziane ricoprono affrontando sfide globali e contribuire alla loro soluzione con resilienza e coraggio". Troppo spesso ignorate, discriminate, anche durante la loro vita lavorativa, le donne anziane rivestono un ruolo essenziale per la FERPA.

Questo riconoscimento deve accompagnarsi all’attuazione dei diritti fondamentali , così come la FERPA rivendica nel suo Manifesto per donne e uomini anziani.

La prima priorità della FERPA è la lotta alla povertà, che colpisce in particolare le persone anziane e soprattutto le donne. A questo fine è indispensabile riconoscere a tutte e tutti i pensionati d'Europa una pensione minima superiore alla soglia di povertà, insieme al diritto ad una pensione adeguata e indicizzata, che consenta di vivere in modo dignitoso.

È parimenti importante riconoscere il diritto e l'accesso, geograficamente e finanziariamente, all'assistenza sanitaria e a lungo termine di qualità per tutte e tutti, fornendo mezzi sufficienti a tutti i livelli a ogni livello.

Così come è fondamentale garantire il diritto all’energia e ai servizi essenziali, soprattutto in questo momento e adottando concretamente le misure necessarie.

È importante inoltre il diritto a un alloggio di qualità che tenga conto delle esigenze di anziane e anziani.

Occorre garantire l'inclusione delle donne anziane in tutte le politiche, garantendo la parità di genere e il loro coinvolgimento in tutte le decisioni che le riguardano. Ciò richiede anche lo sviluppo della solidarietà intergenerazionale per evitare contrasti tra le generazioni.

La FERPA rifiuta ogni forma di assistenzialismo, ma richiede diritti reali, che riconoscano che le persone anziane sono in grado di prendere le proprie decisioni e hanno pieni diritti sociali e di cittadinanza.

La FERPA e le organizzazioni che ne fanno parte si mobilitano quindi il 1° ottobre, con le modalità più appropriate e pertinenti in ogni Paese, al fine di far conoscere queste richieste e trasmetterle ai responsabili politici a tutti i livelli. Da parte sua, la FERPA le trasmetterà all'ONU, alle istituzioni europee e alle organizzazioni sindacali che fanno parte della CES.

SÌ ai diritti per le anziane e gli anziani, NO all'esclusione di pensionate e pensionati.

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