Nasce il Comitato di coordinamento dei Sindacati pensionati del Mediterraneo

13 / 03 / 2017

L’organizzazione sindacale dei pensionati francesi UCR-CGT, le organizzazioni sindacali dei pensionati italiani SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, le organizzazioni sindacali dei pensionati spagnoli CC.OO e UGT, l’organizzazione sindacale dei pensionati portoghesi CGTP, l’organizzazione sindacale dei pensionati tunisini UGTT, l’ organizzazione sindacale dei pensionati del Marocco CDT, le Associazioni dei tunisini in Francia, le Associazioni degli italiani in Francia riunite il 13 marzo 2017 a Bordeaux in occasione dell’11° congresso della UCR - CGT si impegnano a proseguire il lavoro iniziato oggi e ad allargare la partecipazione a tutti i Paesi del Mediterraneo.
Le organizzazioni sindacali e le associazioni presenti rafforzeranno i loro contatti con l’obiettivo di concretizzare scambi tesi alla costruzione di un’area mediterranea e europea comune e solidale, di una FERPA e di una CES sempre più protagoniste nelle politiche internazionali sociali e del lavoro.
In questo contesto si impegnano a realizzare un comitato di coordinamento per garantire lo scambio di informazioni e predisporre i prossimi incontri nei tempi e nei modi che saranno annualmente decisi.

Questo piano d’azione ha tra i suoi obiettivi il miglioramento delle condizioni di vita delle persone pensionate e anziane, la difesa del potere di acquisto e del valore delle pensioni, la tutela sanitaria e della non-autosufficienza, la capacità di affrontare i problemi legati alle malattie professionali e alle loro ricadute nell’età anziana, lo sviluppo di azioni utili a garantire il benessere fisico e culturale.

Tali orientamenti saranno sviluppati nei rispettivi Paesi attraverso le proprie organizzazioni sindacali e, a livello europeo, attraverso la FERPA.

Le organizzazioni sindacali dei pensionati e le associazioni presenti all’11° congresso della UCR-CGT si impegnano altresì ad assumere congiuntamente le iniziative necessarie per migliorare attraverso i diritti sociali già in essere, le condizioni di accoglienza e di rientro dei migranti nei loro Paesi d’origine nel quadro generale di un’azione tesa a garantire la pace, la giustizia, la coesione dei popoli e a combattere tutte le forme di terrorismo e di violenza.

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